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31/10/2017 |
La Legge di Delega per la riforma della disciplina della crisi d’impresa |
Il Parlamento, in data 11 ottobre 2017, ha approvato la Legge di “Delega al Governo per la riforma
delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza”, che contiene i principi e criteri direttivi a cui
dovranno uniformarsi i Decreti attuativi – da emanarsi entro 12 mesi, tenendo conto della normativa
dell’Unione Europea, in particolare del Regolamento UE 2015/848 e della raccomandazione
2014/135/UE, nonché dei principi della model law elaborati in materia di insolvenza dalla
Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL) – per la
revisione organica: 1) Delle procedure concorsuali di cui al R.D. 16 marzo 1942, n. 267; 2) Delle disposizioni sulla composizione della crisi da sovraindebitamento (Legge 27 gennaio 2012, n.
3); 3) Del sistema dei privilegi e delle garanzie.
La Legge Delega è stata pubblicata sulla G.U. 30.10.2017, n. 254 (L. 19.10.2017, n. 155) ed entra in
vigore il 14.11.2017.
Tra le principali novità si segnalano la sostituzione del termine “fallimento” con quello di “liquidazione
giudiziale”, l’introduzione di una definizione dello stato di crisi e della procedura di
allerta – con doveri di segnalazione a carico di sindaci, revisori e creditori pubblici qualificati (Agenzia
delle Entrate, enti previdenziali e Concessionario per la Riscossione delle imposte) – nonché l’adozione
di un unico modello processuale per l’accertamento dello stato di crisi o dell’insolvenza, con
l’attribuzione della legittimazione ad agire dei soggetti con funzioni di controllo e vigilanza
sull’impresa.
È, inoltre, prospettata l’emanazione di norme di favore in materia di accordi di ristrutturazione dei
debiti (riduzione del quorum, misure protettive ed estensione dell’art. 182-septies del R.D.
267/1942), ed altre di revisione del concordato preventivo, in tema di suddivisione dei creditori in
classi e falcidia dell’IVA, piani in continuità, accertamento della veridicità dei dati aziendali e della
fattibilità, compensi dei professionisti e ammissibilità della proposta.
Un’altra assoluta novità sarà rappresentata dall’introduzione, per la prima volta nel nostro
ordinamento, della disciplina dei gruppi di imprese in crisi, ammettendo così la possibilità di
proporre un unico ricorso, ferma restando l’autonomia delle rispettive masse attive e passive.
Sono contemplate anche alcune significative modifiche al codice civile, soprattutto il dovere
dell’imprenditore di adottare adeguati assetti organizzativi e l’estensione dei casi di nomina
obbligatoria, da parte della s.r.l., dell’organo di controllo o del revisore legale |
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